Dapprima avvolto dalla luce ecumeniana, seguita dalla assoluta quanto zelante tenebra dell'Erebo, con il culmine nei percorsi di cogito-distanze oniriche del Chasma, la natura propria di coribante mi portò nella curiosità, nella bramosia e nella necessità del raggiungimento Gnostico del RAYN.
Con il sistro come unico compagno passai interi cicli lunari in meditazione, ebbro della sua estasiante nenia, errante dentro il mio stesso corpo, con l'obbiettivo di arrivare a segreti e conoscenze che so per certo ci appartengano.
Impaziente e forse stolto, arrivai anche a sfruttare la mia affinità con la Goezia; così, dopo alcuni archi solari, riuscii a trovare entità abissali con le quali contrattare - o forse dovrei dire implorare - schegge di indicazioni.
Se sei in possesso di questo scritto, significa che sono ormai perso alla mercé degli Spiriti con la promessa della guida verso la Gnosi o, forse, ho deciso di perdermi appositamente nella speranza di trovare l'ispirazione per la strada verso di essa.
Mi rivolgo a te - Cercatore o Cercatrice - che questo scritto hai probabilmente rinvenuto ai piedi della mia salma priva del Piccolo Spirito; qui vi ho trascritto tutto quello che i miei cicli errabondi mi hanno permesso di apprendere.
Spero che possa guidarti dove io ho - apparentemente - fallito. Fanne buon uso.
Come unico pegno, se possibile e se ne sei in grado, ti chiedo di eseguire un rituale di Fortezza Spirituale al fine di prevenire un eventuale abuso delle mie vacue membra da parte di forze Abissali. Forse un giorno, fra qualche altro anno di passi, riuscirò a tornare.
Luce, Tenebra e Abisso sono per me come lo spettro ottico:
ogni frequenza enfatizza un singolo colore della materia
ma è l'equilibrio di tutte a permetterci di discernere con chiarezza quello che abbiamo davanti.
- Kalgad'An lo Gnostico